Papier machè
Il mobile è bello ed utile ed è una cosa viva che invecchiando matura ed acquista fascino e va trattato con qualche particolare riguardo.
I mobili si acclimatano all’ambiente che li ospita tanto che il legno si conforma agli alti e bassi di temperatura caratteristici del punto esatto dove è sistemato reagendo persino agli spostamenti da un punto ed un altro della stessa stanza. Può essere questa la causa dell’allargarsi o restringersi delle vecchie screpolature e fessure o dell’aprirsi di nuove.
E’ la fibra, la venatura, il canale energetico del legno; la disposizione errata delle venature tra legno e legno provoca gravissimi inconvenienti: piani imbarcati o solcati orizzontalmente, piani ondulati, la fronte dei cassetti arcuata verso l’esterno per tutta la sua lunghezza. Tutti questi aspetti sono gravi esteticamente e gravi anche da un punto di vista di un eventuale restauro. Spesso non è possibile trovare un rimedio come può succedere che lo stesso inconveniente si ripeta dopo breve tempo.
Quando è necessario sostituire parti mancanti o troppo deteriorate ci si deve aspettare che col tempo questo restauro, pure eseguito a regola d’arte, diventi evidente: i pezzi ricostruiti ed il resto del mobile invecchiano con ritmi inevitabilmente diversi:
Ma per i mobili, in particolare quelli di piccole dimensioni, non c’è e non c’è stato solo il legno come materia prima.
Gli arredi in papier maché (cartapesta) furono prodotti addirittura su scala industriale in Francia e in Inghilterra nella seconda metà dell’ottocento.
Come apparvero sul mercato riscossero grande successo creando una moda che si diffuse rapidamente. Tavoli e sedie sono tra i mobili più richiesti. Tipici i pezzi a fondo nero con incrostazioni in madreperla, ma altrettanto caratteristici esemplari a fondo rosso, verde e blu sui quali spiccano mazzi di fiori, cineserie, arabeschi e paesaggi. Oltre alla decorazione pittorica e alle incrostazioni di madreperla a volte sono presenti anche inclusioni di pietre dure.
Il papier machè è un composto di carta macerata e colla mescolato con abbondante gesso per dare consistenza, resistenza e indurimento alla sua forma.
La tecnica di lavorazione ha origini antichissime; si trovano reperti archeologici cinesi che risalgono a prima di Cristo. Non si sa come sia giunta in Europa questa strana lavorazione, ma nel pieno del rinascimento la cartapesta era già diffusa. Il massimo dello splendore del papier machè è raggiunto in Francia nel periodo di Napoleone III e in Inghilterra nell’età vittoriana.
Il Restauro Dolce – Come si apparecchiva la tavola nell’800 – Occhio all’acquisto – “Come” restaurare.